Ncc Ostuni
«Ostuni è la città panoramica per eccellenza, ogni casa è un belvedere, ogni trattoria è della Bellavista, ad ogni finestra v’è un poeta che guarda nella pianura sottostante gli ulivi che cangian colore a tutti i venti . A Ostuni le case sono bianche, di latte e calce, sono bianche fino a far male agli occhi, sono candidi i muri, le finestre, le porte, le scale, tutto è inverosimilmente bianco. A Ostuni si va per capire cosa vuol dire stare al riparo dal sole per non desiderare più romanzi, per non pensare più a viaggi lontani, qui c’è il fascino di tutte le città dei mari del Sud, qui c’è l’equatore a portata di mano.»
(Ettore Della Giovanna)
Cosa Vedere a Ostuni
Siti archeologici
- il dolmen di Montalbano (detto erroneamente di Cisternino, e noto localmente come Tavola dei Paladini), è in contrada “occhio piccolo” nel territorio di Fasano, presso l’abitato di Montalbano di Fasano; è di grandi proporzioni (altezza 145 cm; lastrone di copertura 200×300 cm circa), danneggiato in tempi recenti con la distruzione del dromos.
- il Parco archeologico e naturalistico di Santa Maria D’Agnano presenta i resti di un insediamento messapico, raggiungibile dalla strada statale 16 Adriatica Ostuni-Fasano. Conserva la grotta-santuario rilevante per il ritrovamento delle ossa della “gestante di Ostuni”, giovane donna partoriente di 25 000 anni fa, attualmente custodita nel Museo.
- la Torre San Leonardo, torre di avvistamento antisaracena, è in località Pilone;
- il Castello di Villanova sorge presso il mare, ove si apre un porticciolo. Villanova venne fondata nel 1277 da Carlo I d’Angiò sul luogo dove, verso la fine del XII secolo, Tancredi conte di Lecce aveva costruito la città di Petrolla, presto scomparsa a causa delle incursioni.
Architetture civili
- Le mura aragonesi che cingono la città vecchia: visibili per lunghi tratti, sono rafforzate da torrioni circolari. A est si apre la Porta di San Demetrio (XV secolo), sul lato ovest Porta Nova (XV secolo).
- Il borgo antico offre molti aspetti pittoreschi dovuti alla eccezionale conservazione delle caratteristiche costruttive del luogo e delle peculiarità urbanistiche. Si incontrano alcuni esempi di dimore signorili:
- il barocco palazzo ducale Zevallos;
- il palazzo Siccoda (1575) in via Cattedrale 35;
- nella piazzetta della Cattedrale si fronteggiano i settecenteschi edifici del Palazzo Vescovile e del vecchio Seminario, collegati con vivo effetto pittorico dall’arco Scoppa;
- nel vico Castello, scarsi avanzi del Castello, eretto nel 1148 da Goffredo III, conte di Lecce e di Ostuni, e demolito nel 1559 per far posto all’episcopio.
- nel borgo antico, i palazzi nobiliari delle famiglie degli Aurisicchio, degli Ayroldi, dei Bisantizzi, dei Falghieri, dei Ghionda, dei Giovine, degli Jurleo, dei Palmieri, dei Petrarolo, dei Siccoda, degli Urselli, degli Zaccaria. Talvolta spiccano solo gli interessanti portali barocchi scolpiti nella tenera pietra locale e inseriti con gusto nel bianco delle pareti:
- il portale di palazzo Falgheri (XVI secolo) in via A. Giovine 27;
- i portali del palazzo Ghionda-Pomes e della casa Molendino in via F. Bax 5-7;
- il portale rococò del palazzo Bisantizzi in via A. Petrarolo 34-36.
Il monumento simbolo di Ostuni è la colonna di Sant’Oronzo, alta 20,75 m, di Giuseppe Greco (1771), dall’esuberante decorazione barocca: a mezz’altezza le statue dei Santi Biagio, Irene, Gaetano e Lucia.
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